Il 19 maggio è stata una giornata molto intensa al Salone del Libro di Torino nel Lab Cultura. Il mio workshop “C’era una volta… creiamo quello che ci sarà!“, realizato insieme con The Sharing, ha suscitato molto interesse. Con 7 gruppi abbiamo creato insieme sei belissimi alberi con dei meravigliosi fiori usando materiali di ricupero che verranno esposti a Settembre alla Cavallerizza Reale nel ambito del Share Festival.
Abbiamo iniziato con una piccola presentazione alla quale i bambini hanno partecipato attivamente.




DYSTOPIA o UTOPIA? Con l‘aiuto del libro “Quello che c‘era una volta – fiabe e racconti dopo il cambiamento climatico.“ abbiamo parlato di diverse idee di futuro. Si, possiamo influenzare il nostro futuro! Ma come possiamo fare in modo che ci sia ancora una giungla dove Mowgli possa incontrare i suoi amici e che Robin Hood continui a trovare una fitta foresta in cui nascondersi? Come possiamo evitare che Ariel debba nuotare in un mare pieno di rifiuti di plastica…?
Per capire meglio la situazione abbiamo esplorato il legame tra deforestazione, rifiuti e il cambiamento climatico cominciando con il vedere di che cosa sia composta l’aria che respiriamo.
La qualità dell’aria valutata misurando le polveri sottili può essere un buon indicatore dell’eccessiva emissione di CO2 nell’aria che causa il cambiamento climatico. Tutti due, il particolato e il CO2, vengono prodotti dai processi di combustione, soprattutto quando si usano combustibili fossili, rifiuti o legna per creare energia. Ricordiamoci che dietro ogni prodotto che compriamo si nasconde un fabbisogno di energia più o meno grande.

Gli esperimenti con il misuratore “fai da te” hackAIR home ci hanno fatto vedere bene queste piccolissime polveri sottili attraverso i dati trasmessi sullo schermo. Abbiamo acceso una candela e bruciato sottili trucioli di legno ma abbiamo anche visto come i pupazzi sono un buon cacciatore di particelle.
Allora ridurre il bisogno di energia, consumare meno, riparare, riutilizzare, riciclare e prenderci cura delle piante per favorire la produzione di O2 ci aiuta per vivere meglio in futuro.
Poi ci siamo messi al lavoro. Una parte dei bambini creavano l’alberello, riempiendo un vaso con la terra con in mezzo un rotolo di cartone. Rimaneva solo da bucare il rotolo e fissare i rametti nei buchi per completare l’albero.




Gli altri cominciavano a sviluppare dei fiori da appendere sull’albero. Il compito prevedeva di non usare la colla per permettere un futuro riciclo tenendo i diversi materiali separabili.
Riutilizando bicchieri, bottiglie, fili, cavi, tappi, stoffa, carta e plastica sottile i bambini ricreavano le diversi parti di un fiore. Sospesi dagli alberi, facevano fiorire l’intera stanza!
Grazie a tutti partecipanti per le meravigliosi opere d’arte che avete realizato!
Vi terremo informati sulla mostra dei vostri alberi insieme con il “Cristallo di Luce” prevista a Settembre alla Cavallerizza Reale.

Il team: Mirjam Struppek (cheARIArespiro), Elena Gallean e Edoardo Motevallian (The Sharing).