A che punto siamo con la qualità dell’aria a Torino?
La qualità dell’aria a Torino è pessima e nella classifica nazionale i valori peggiori si registrano proprio in questa città. Nel 2017, ad esempio, per quanto riguarda le PM10, il valore limite giornaliero medio di 50 microgrammi/m3, che non deve essere superato per più di 35 giorni all’anno, è stato sforato per ben 118 giorni.
L’inquinamento da PM10, PM2.5 e NO2 rappresenta l’urgenza più sentita, ed i provvedimenti intrapresi da Torino e da altre città italiane si concentrano prevalentemente sulla loro riduzione.
Contributi delle sorgenti dei agenti inquinanti
Il particolato atmosferico è un insieme di particelle, solide e liquide, con una grande varietà di caratteristiche fisiche, chimiche, geometriche e morfologiche.
Il particolato misurato in aria ambiente è una miscela di due componenti:
- una di tipo “primario”, costituita da particelle emesse direttamente come tali da una o più fonti e rappresenta principalmente la frazione grossolana;
- una di tipo “secondario”, originata da complessi fenomeni chimico-fisici che avvengono in atmosfera su grande scala spaziale e temporale e comportano la trasformazione in particolato di sostanze che originariamente erano state emesse in forma gassosa (i cosiddetti “precursori”, tra i quali principalmente gli ossidi di azoto).
Nella stagione fredda, quando le concentrazioni sono più elevate, il particolato è prevalentemente di origine secondaria e può arrivare a costituire anche il 60-70% del PM10 totale misurato. Questo fenomeno è comune all’intera pianura padana in quanto i fenomeni di formazione secondaria avvengono per loro natura su grande scala spaziale.
(http://www.comune.torino.it/ambiente/aria/faq_aria/cos-il-particolato.shtml)
l’immissione in atmosfera di agenti inquinanti (fra i primi ricordiamo la zootecnia e l’agricoltura intensiva – per la produzione della componente secondaria delle polveri sottili – seguita dall’auto-trazione – motori e produzione di polveri da rotolamento dei pneumatici e freni), tutti insieme partecipano a rendere il bacino padano uno dei luoghi più malsani del continenente Europeo.

Contributi delle sorgenti del PM2.5 in Milano (MLN-UB) – Grafici a torta semplificati con i valori in μg/m3 and %. (AIRUSE LIFE 11 ENV/ES/584 – Summary Report 24, 12/2016 – http://airuse.eu)
I picchi di inquinamento e la inversione termica
Numerosi i fattori che, soprattutto in inverno, determinano il drammatico peggioramento della qualità dell’aria. L’inversione termica (gli strati bassi dell’atmosfera, freddi, restano schiacciati a terra senza rimescolarsi con gli strati alti, trattenendo così tutti gli agenti inquinanti), l’orografia della pianura padana (scarsa ventosità),
Leggi anche nella nostra sezione “Esiti P95” la “rassegna di notizie quotidiane” su cosa succede a Torino o alcune cose “buone a sapersi” riguardo alla qualità dell’aria …
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