1° workshop con i bambini di 5 anni
Un piccolo resoconto del nostro primo laboratorio creativo con i bambini della Scuola dell’Infanzia G. Rodari nel quartiere Vanchiglia a Torino.
Il laboratorio sui temi della qualità dell’aria, della città fatta per i bambini e sulla mobilità sostenibile si è svolto il 4-5-6 dicembre e ha avuto lo scopo di creare coi bambini dei poster da affiggere in città per informare meglio e chiedere agli adulti di essere più responsabili verso i più piccoli e il loro benessere. Il laboratorio ha coninvolto i bambini di 5 anni di 3 sezioni della scuola materna Rodari e le loro maestre.
04.12.2017 – CHE COS’E L’ARIA – CHE ARIA RESPIRIAMO?
Il primo giorno del Laboratorio abbiamo introdotto il tema dell’aria ai bambini con la filastrocca ARIA CI SEI…
Vari esercizi di respirazione e di sperimentazione con oggetti quali palloncini, bolle di sapone, girandole, sacchetti di carta da gonfiare e poi scoppiare, fischietti, pluriball film e giostre mosse dall’aria prodotta dal calore delle candele hanno aiutato i bambini a dare un’immagine all’aria trasparente che ci circonda, che copre tutti gli spazi vuoti intorno a noi. Ma l’aria non è sempre trasparente e pulita: attraverso due immagini della città di Torino vista dall’alto i bambini non hanno fatto a meno di notare un cielo pulito e terso con sullo sfondo le montagne innevate nella prima; un cielo grigio, accompagnato da una fitta striscia di polveri nell’altra e in questa seconda foto non si vedeva nulla sullo sfondo.
Suggestionati dalle immagini hanno iniziato a domandarsi cosa sporca l’aria e come la si può pulire; dopo una discussione approfondita, i bambini, divisi in due gruppi, hanno disegnato chi l’aria pulita chi quella sporca di smog, aggiungendo commenti quali: “lo smog è quella cosa che esce dalle macchine e puzza”, “ha un odore di benzina”, oppure: “la pioggia spazza via tutto lo smog”.
L’aria pulita e l’aria sporca:
05.12.2017 – SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
Con la filastrocca UNA CITTA’ PERFETTA, il team ‘cheARIArespiro‘ nel secondo giorno del Laboratorio ha introdotto il tema della città, composta da elementi naturali e artificiali.
Distesi sul pavimento, i bambini sono entrati nel “mondo città” attraverso l’ascolto di un audio che ne ha riprodotto i rumori.
“Bambini, diteci cosa sentite!”
“Un camion”, “un aereo”, un campanello della bici”, un clacson”, “le campane di un campanile”, “un treno, “gli uccellini”, dei passi sui sassi”, “un’ambulanza”, “i pompieri”!
Poi è iniziato un gioco il cui scopo era quello di sviluppare la capacità del bambino di osservare il mondo che ci circonda, imparare a distinguere gli elementi naturali da quelli artificiali, domandarsi se anche in città ci sono elementi naturali e se si può giocare in città: “io gioco nel parco, ma non c’è uno scivolo e se c’è la neve facciamo le palle”… “mia mamma non ci lascia giocare sulla strada perché ci sono le macchine! È pericoloso”.
IIl gioco è continuato con la domanda: “Ma se foste voi a costruire la città, come la vorreste?”
Uno striscione lunghissimo con il disegno della città di Torino in bianco e nero era lì sul pavimento in attesa di ospitare le suggestioni dei bambini dopo la conversazione effettuata tutti insieme seduti per terra. I bambini hanno arricchito lo skyline iniziando a
dipingere da un lato com’ è sporca oggi la città reale e dall’altro estremo del foglio come sarebbe pulita e bella la città dei loro sogni.
Ne è uscito un affresco bellissimo e molto suggestivo. La città pulita e la città sporca:
06.12.207 – OGGI POTETE DIVENTARE I NOSTRI POSTERHEROES!
L’ultimo giorno del Laboratorio è iniziato con i bambini che, seduti sul pavimento e indossando delle mascherine anti-smog, hanno ascoltato la canzone LA TARTRARUGA SPRINT, un elogio della lentezza e della vita in armonia con la natura.
È stato poi fatto un piccolo sondaggio per capire come i bambini sono arrivati quella mattina a scuola (8 in auto, 7 a piedi, 1 in bici ed 1 in bus) e si è ragionato su quali sono i mezzi di trasporto che inquinano di più e sui comportamenti quotidiani che possiamo adottare per risolvere i problemi che riguardano la nostra città. Dopo aver racontato dal concorso Posterheroes dell’associazione torinese PLUG abbiamo mostrato alcuni poster e spiegato come sono strutturati. È stato loro annunciato che quella mattina sarebbero diventati i nostri posterheroes, disegnando degli eco-poster con slogan sull’aria pulita.
E’ così che i bambini hanno iniziato ad inventare e disegnare, producendo 6 bellissimi eco-posters. L’idea che gli eco-poster sarebbero stati diffusi nel quartiere li ha fatti sentire carichi di responsabilità e orgogliosi di quello che stavano facendo.
“Non laciate l’auto dove vogliamo gioccare!”, “Buttiamo le chiavi dell’auto”, “Se a scuola voglio andare la bici è meglio usare”, “Salviamo la città caminando”, “Non ci piace l’aria sporca”, “In bus tanti bambini! Una città più pulita!”
Grazie ai bambini, alle maestre e alle tirocinanti che hanno partecipato al nostro primo workshop! E’ stato molto divertente!
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2° workshop con i bambini di 5 anni
Un breve resoconto del secondo laboratorio creativo con i bambini della Scuola dell’Infanzia G. Rodari nel quartiere Vanchiglia a Torino.
Mentre nel primo ciclo di workshop a Dicembre abbiamo parlato di aria, durante il secondo il tema principale è stato lo spazio pubblico e la città, percorribile e giocabile, fatta con e per i bambini; crediamo fortemente che un approccio a misura di bambino alla pianificazione urbana è fondamentale per la creazione di città più inclusive e che funzionino meglio per tutti.
Il secondo ciclo di laboratori si è svolto in tre incontri, il 29 – 30 gennaio e il 5 febbraio 2018, e ha avuto lo scopo di stimolare la conoscenza della propria città, a partire dal quartiere, e incoraggiare i bambini ad immaginare ciò che non c’è ma che potrebbe esserci. Il laboratorio ha coinvolto i bambini di 5 anni di 3 sezioni della scuola materna Rodari e le loro maestre; insieme abbiamo creato delle installazioni per la festa finale del progetto che si terrà il 21 marzo nel quartiere Vanchiglia.
29.01.2018 – LA CITTÀ A 95 CM DA TERRA – UNA GITA NEL QUARTIERE
Che cosa percepiscono della città i bambini vedendola alla loro altezza? che cosa si aspettano di scoprire dietro ad ogni angolo? Abbiamo introdotto il laboratorio con una passeggiata nei pressi della scuola dell’Infanzia G. Rodari cercando di vedere i luoghi all’altezza del loro sguardo.
Durante la passeggiata siamo stati accompagnati dal supereroe, una sagoma di una bambina, che ha ripreso tutto il percorso con una telecamera nascosta dietro un occhio magico e posizionata ad un’altezza di 95 cm da terra.
Scopo della giornata è stato quello di produrre un video ad altezza bambino e condividere riflessioni e sguardi durante il percorso e con una piccola discussione collettiva.
Per verificare la presenza del inquinamento dell’aria lungo tutta la camminata abbiamo preso con noi il misuratore di polveri sottili PM2.5. Il percorso seguito dalla passeggiata è stato:
Due fermate tematiche durante il percorso, una dedicata allo spazio della città e una dedicata alla qualità dell’aria, si sono susseguite articolate sulla base di domande guida. “Da che cosa è formata la città?”
Nell’area pedonale di via Balbo e nella piazza del mercato Santa Giulia ci sono stati due momenti di confronto sul tema della città vista dagli occhi dei bambini. Prima abbiamo spiegato cosa facciamo con il misuratore di polveri sottili e come spesso è inquinata l’aria della nostra città. Poi abbiamo chiesto di guardarsi intorno e di dirci da cosa è formata la città: “da musei”, “da pietre, sassi ed erba”, “a me piacciono i fiori” “e piu divertente sdraiarsi sull’erba” “da macchine”, “da cortili dove giocare”, “da cantieri”, “da marciapiedi”, “dal mercato dove far la spesa”. In Piazza Santa Giulia abbiamo anche registrato delle piccole interviste:
” Per strada però non c’è tanto spazio per giocare!” ha replicato un bambino.“Sarebbe molto bello giocare qui sulla piazza!” “Potrei fare un pic-nic qui per terra”.
Che cosa vorresti nella tua città, nel tuo quartiere? Cosa possiamo chiedere ai ‘signori che progettano la città’? “Vorrei pezzi di natura”, “io vicino alla mia scuola vorrei un mare gigante!”, “io una piscina”, “vorrei giocare con la sabbia”, “vorrei un posto dove fare un pic-nic”, “un posto dove giocare”.
Alla fine del percorso i bambini sono stati coinvolti nella scelta del nome per il supereroe che li ha accompagnati nella passeggiata. I bambini hanno anche trovato il nome perfetto per il supereroe: Ariella,che difende l’aria bella!
30.01.2018 – LA CITTÀ PERCORRIBILE ED ESPLORABILE
Con la FILASTROCCA DEL PICCOLO GESTO IMPORTANTE, il team cheARIArespiro nel secondo giorno di Laboratorio ha introdotto il tema della città percorribile ed esplorabile
Affinchè la città si occupi dei bisogni di tutti, ed in particolare di quelli dei bambini, l’intero ambiente deve essere per loro accessibile. La pianificazione urbana a misura di bambino per essere efficace dovrebbe coinvolgere bambini, genitori e una più ampia comunità di riferimento in un processo di co-creazione e di ripensamento della spazio pubblico. A partire da questo assunto il primo passo è dunque ascoltare le esigenze dei bambini e guardare la città dal loro punto di vista.
Partendo da questa idea, abbiamo realizzato con i bambini delle maschere e degli occhiali da posizionare su dei bastoni alti 95 cm da terra; “i grandi”, per guardarci dentro, dovranno dunque abbassarsi all’altezza del visore. Chissà se gli adulti, guardandoci attraverso per esplorare cosa vedono, capiranno meglio come intervenire sulla città per farla divenire più a misura di bambini.
Abbiamo anche costruito delle sagome, disegnandole su dei cartoni dove i bambini stavano sdraiati. Diventeranno segnali stradali utili a fare attenzione ai bambini quando percorrono la città.
Ecco a voi il risultato! Mascherine e visori attraverso i quali gli adulti dovranno guardare la città il giorno della festa del 21 marzo a Vanchiglia:
05.02.2018 – LA CITTÀ GIOCABILE – LA SCATOLA DEI DESIDERI
Per l’ultimo giorno di laboratorio abbiamo accolto i bambini raccontando loro la storia di Alex e Lia, due bambini che avevano trovato una chiave magica capace di aprire una scatola dei desideri. Questo scrigno magico era nascosto nella piazza di un castello abitata da un drago che amava l’odore del fumo, del fuoco e del gas di scarico ma era terrorizzato dai bambini felici, dal verde degli alberi e da giochi di ogni tipo; l’unico modo per fare scappare il drago e trovare la scatola dei desideri che nascondeva, era dunque riempire di sorrisi, alberi e giochi la piazza vuota e triste del castello.
Lo scopo della storia è stato quello di incoraggiare i bambini ad immaginare uno spazio pubblico più a loro misura e a partire dai loro desideri; un po’ come quello che dicevano di desiderare durante la loro gita nel quartiere: “vorrei un posto dove fare un pic-nic”, “un posto dove giocare”.
I bambini, catturati dalla storia, si sono dati da fare per far scappare il drago costruendo alberi di cartone, fiori colorati, elementi di gioco e altro ancora.
In questo modo i bambini hanno potuto entrare nella piazza del castello senza timore: i giochi realizzati avevano fatto scappare via il drago e così hanno raggiunto la scatola dei desideri che era nascosta sotto un velo.
Essa conteneva un desiderio per ogni bambino: immagini di città e di spazi pubblici giocabili e a misura di bambino, elementi desiderabilida riproporre in occasione della festa di primavera del 21 marzo a Vanchiglia.
Tutti gli elaborati dei bambini prodotti nei due cicli di laboratori saranno esposti in una mostra durante la festa finale del progetto il 21 marzo.
Siete tutti invitati!
Grazie alle bambine e ai bambini, alle maestre e alle tirocinanti e i volontari del progetto Senior Civico della Città di Torino che hanno partecipato al nostro secondo workshop! E’ stato molto divertente!
cheARIArespiro