Il 26, 27, 28 Giugno sono state tre giornate caldissime, il nostro sensore del progetto UE hackAIR misurava 33 gradi in Casa Jasmina a Toolbox Coworking! I bambini degli 8 gruppi di Estate Ragazzi erano comunque entusiasti ed alla fine abbiamo creato otto belissimi robot diversi per misurare le polveri sottili nell’aria:
Ma che cosa abbiamo fatto durante i workshop “piccoli scienziati cacciatori di particelle”?
Per iniziare ci siamo seduti al tavolo per una piccola presentazione per introdurre il tema delle polveri sottili, dello SMOG e di come si può misurare la qualità dell’aria .
Abbiamo guardato bene come funzione il nostro misuratore hackAIR home e imparato che cosa è la “Citizen Science“. I bambini si sono rivelati dei piccoli esperti e veri scienziati curiosi, cosi abbiamo avuto delle belle animate discussioni.
Mancava Ariella il Robot, per aiutarci con gli esperimenti e con le misure… com’è stato divertente costruirla con vari materiali di riciclo, ogni gruppo aveva delle sue idea come è fatto un robot e ha prodotto una Ariella diversa:
Nel frattempo si potava anche esperimentare con il microscopio creando le cartoline “caccia polveri” con carta Tetra Pak e vaselina appendendole in posti diversi dentro e fuori Casa Jasmina. Con il microscopio abbiamo così scoperto le piccole particelle di polvere catturate dal gel sulle nostre cartoline “caccia-polveri” e abbiamo capito il fattore di ingrandimento confrontandole con dei capelli.
Con una piccola lente appicicata alla fotocamera del telefono potevamo fare anche delle foto per la documentazione.
Alla fine quando Ariella è stata pronta con tutta la sua attrezzatura speciale di monitoraggio del particolato PM2.5 e PM10 abbiamo cominciato gli esperimenti con il misuratore hackAIR. Come prima cosa c’è stata la battaglia di cuscini! Quante polveri escono scuotendoli! Ma sopratutto abbiamo potuto vedere come dai cuscini escano soprattutto i particolati piu grandi di PM10. Già sapevamo bene che il fumo di sigaretta non fa bene e l’indicatore sulla pancia di Ariella lo ha confermava con un innalzamento enorme di PM 10 e PM 2.5 mentre le luci del misuratore diventavano rosse. E’ stato anche interessante vedere come una candela con una fiamma tranquilla e piccola non produce tante polveri fino a quando non si spegne la fiamma producendo un po’ di fumo visibile. Invece il processo di brucciare solamente un piccolo pezzo di carta crea tanti polveri di tutte le misure ed una odore riconoscibile.
Allora cosa si puo fare? (Scarica il volantino) Abbiamo provato delle mascherine anti-smog e maschere professionali che proteggono dai polveri e abbiamo visto come trovare una misura che vada bene per la faccia piccola di un bambino sia difficie. Oltretutto queste protezioni davanti alla bocca non sono comode e respirare diventa un po’ più faticoso, è proprio meglio evitare di produrre polveri!!
Grazie mille a tutti i piccoli scienziati cacciatori di particelle, a Share Project e Fablab for Kids, agli studenti volontari del Liceo Monti di Chieri Marika Palazzolo, Chiara Sardella, Andrea Deluca e Martina Giordanetto, ad Andrea Rivetti per l’aiuto nell’emergenza e a Cristina, Paolo e Vittorio di Zenit Arti Audiovisive che sono venuti a filmare uno dei workshop. Speriamo di continuare durante il prossimo Italian Tech Week!